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domenica 23 dicembre 2012

Let's Learn Japanese! Lezione 1: traslitterazione caratteri

Ideogramma col significato di "fortuna", si legge Un.

PREMESSA

Leggetela o ne potrebbe andare del vostro Giapponese.
Queste lezioni sono estremamente semplicistiche, per trovare lezioni più dettagliate dovrete aspettare che pubblichi il mio sito web, il LUCY NO PARADISE.

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Quando i caratteri giapponesi vengono traslitterati, si parla di Rōmaji (マジ = caratteri romani), e non Romanji come spesso si legge... ;) 

Ci sono varie e precise regole per la lettura del Rōmaji. Esistono due sistemi per leggerlo: il sistema Hepburn, il più utilizzato (e che uso anche io), e il sistema Kunrei, che si differenzia dal primo solo per qualche suono e regola di scrittura di alcune sillabe.

Ecco ora un esempio di traslitterazione dall'alfabeto Giapponese al Rōmaji (in questo caso, con l’utilizzo del sistema Hepburn):
Es.   イタリア人 です.                                  お電気 です か.
Watashi wa itariajin desu.    Sono italiana/o.*                  Ogenki desu ka?    Come stai?
Di seguito si trovano tutte le regole principali per la lettura. Come pronuncia, l’Italiano è la lingua europea che più si avvicina al Giapponese.
Rispetto alle singole lettere
Rispetto alle sillabe
= E’ a metà tra una F e una H. Non è marcata come in italiano.
= E’ sempre dura, come in “ghiro”.
H = Si pronuncia aspirata, ma non è troppo marcata.
= E’ una G dolce, come nella parola “giovane”.
= Si legge come una C dura, come nella parola “casa”.
= Si legge a metà tra una R, una L e una D. E' molto più "dolce" di quella italiana.
= Si legge quasi "iu".
W = Si legge come in Inglese (vale a dire come una U) come nella parola "what".
= Si legge come una Z dolce, come nella parola “zenzero”.

Ou = Si legge come una “o” lunga.
Sh = Si legge come la “sc” della parola “sci”.
Ts = E’ come la Z di “palazzo”.
Ch = Si legge come una C dolce, come in “ciao”.




Vedremo nella prossima lezione cosa sono Hiragana-Katakana-Kanji.

Altre regole di pronuncia
Quando la Y segue la I, esse devono essere pronunciate distintamente.
es. 俳優
HAIYUU (attore)
[hai-iuu]

La U, se preceduta dalla S (o Ts), non si sente.
es. 助け!
TASUKE! (Aiuto!)
[tas'chè!]

Se ci sono doppie vocali (aa – ee – ii etc.) bisogna pronunciarle distintamente, come nella parola italiana "idee".
es. おばあさん
OBAASAN (nonna)
[oba-asan]

  La I, se preceduta da E, non viene pronunciata in modo marcato, anzi è praticamente una “E” lunga.
es. 先生
SENSEI (maestro, insegnante)
[sensee]

  La doppia I, nella maggior parte dei casi, si legge distintamente.
es. かわいい
KAWAII (carino)
[kawai-i]


Regole di scrittura
Per raddoppiare le consonanti si utilizza una piccola TSU /.
Es. パンチーストキング      がこう (in Kanji 学校)
PANTII SUTOKKINGU              GAKKOU
(collant)                                  (scuola)
L’unica consonante che non si raddoppia con la piccola TSU / né in Hiragana né in Katakana è la N /, che è anche l’unica consonante che può comparire sia da sola che insieme a vocali.
Es. ----
KO-N-NI-CHI-WA
(ciao/buongiorno)                                             

In Hiragana, per raddoppiare le vocali, non si usa la piccola TSU /, ma si scrive la vocale da raddoppiare due volte. Ovvero:
Es. ----
O-KA-A-SA-N
(Madre)                                             

In Hiragana, per la doppia O, si usa, in alcune parole, scriverla due volte:
Es. ---
O-O-KI-I
(grande)                                             
In altri vocaboli, invece, si utilizza aggiungere la U dopo la O:
Es. --きょ-
TO-U-KYO-U
(Tokyo)                                             

In Katakana, per allungare le vocali si utilizza un trattino lungo :
Es. ----リー-
A-I-SU-KU-RII-MU
(Gelato)                                             

Per ripetere un ideogramma (Kanji), si usa il segno 
人々 HITOBITO  (gente)
色々 IROIRO  (più, vari, diversi)

In Giapponese non esistono la virgola ( , ) né il punto ( . ) o almeno non come li scriviamo noi.
La ‘virgola si chiama  TEN e il punto si chiama MARU.
Nel Giapponese tradizionale alcuni segni come ! ? ; : " non esistono, ma negli ultimi tempi sono sempre più usati nella lingua scritta (soprattutto in Internet), anche se non sono del tutto corretti !?,.;:「 」

In Giapponese non esiste il plurale, ma per alcune parole in cui è necessario specificarlo o in casi in cui si vuole evidenziarlo si possono aggiungere i suffissi たちTACHI, がたGATA, e RA.
Es. あなたたち ANATATACHI (voi)

*in Giapponese non esiste differenza tra maschile/femminile e singolare/plurale per aggettivi, sostantivi e verbi.

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